Tracciabilità dei rifiuti: pubblicato il decreto R.E.N.T.Ri
TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI: PUBBLICATO IL DECRETO “R.E.N.T.Ri”
Il 1 giugno 2023, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto per l’entrata in vigore del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (R.E.N.T.Ri) Decreto 4 aprile 2023, n. 59 Regolamento recante: “Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Nel maggio dello scorso anno era infatti partita la sperimentazione del prototipo di registro presso l’Albo nazionale gestori ambientali, che continuerà almeno fino a quando gli ultimi soggetti obbligati non si iscriveranno al R.E.N.T.Ri. (Dicembre 2025) e sarà ancora affidata all’Albo Gestori Ambientali (salvo modifiche di norme primarie), con la speranza che ora venga pubblicato anche il decreto di nomina del Comitato nazionale dell’Albo, senza il quale viene a mancare al ministero il supporto tecnico operativo per l’attuazione del DM di cui sopra.
Il provvedimento è entrato in vigore il 15 giugno e prevede per l’iscrizione dei soggetti obbligati un ampio periodo transitorio, con adesioni scaglionate in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, arriveranno solo a partire da dicembre 2024.
Il Decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno adottati e utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati a iscriversi alla piattaforma, mentre i soggetti obbligati dovranno utilizzarli nella loro veste digitale, a partire da dicembre 2025 (a partire dalla data di cui al comma 1, lettera c), dell’articolo 13), per inviare al RENTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti.
I formulari digitali, nello specifico, potranno essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili. Le modalità tecniche di compilazione, però, così come tutte le principali modalità operative del sistema – a partire da quelle relative alla trasmissione dei dati al RENTRi – saranno definite solo successivamente dal Ministero dell’Ambiente con uno o più decreti direttoriali.
Il periodo transitorio servirà, anche e soprattutto, a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia in forma diretta tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.
Per le imprese di maggiori dimensioni le tariffe di iscrizione vanno dai 100 euro per il contributo del primo anno ai 60 euro per gli anni successivi, mentre per le medie imprese si passa a 50 euro e poi a 30 euro, infine, per le piccole a 15 euro e poi 10 per gli anni successivi.
Vista la gradualità e le tempistiche di entrata in vigore del nuovo sistema includendo anche eventuali modifiche normative che potranno essere apportate nel futuro, sarà cura dell’Ufficio Ambiente aggiornare i diretti interessati con comunicazioni tempestive e aggiornate.
Nel maggio dello scorso anno era infatti partita la sperimentazione del prototipo di registro presso l’Albo nazionale gestori ambientali, che continuerà almeno fino a quando gli ultimi soggetti obbligati non si iscriveranno al R.E.N.T.Ri. (Dicembre 2025) e sarà ancora affidata all’Albo Gestori Ambientali (salvo modifiche di norme primarie), con la speranza che ora venga pubblicato anche il decreto di nomina del Comitato nazionale dell’Albo, senza il quale viene a mancare al ministero il supporto tecnico operativo per l’attuazione del DM di cui sopra.
Il provvedimento è entrato in vigore il 15 giugno e prevede per l’iscrizione dei soggetti obbligati un ampio periodo transitorio, con adesioni scaglionate in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, arriveranno solo a partire da dicembre 2024.
Il Decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno adottati e utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati a iscriversi alla piattaforma, mentre i soggetti obbligati dovranno utilizzarli nella loro veste digitale, a partire da dicembre 2025 (a partire dalla data di cui al comma 1, lettera c), dell’articolo 13), per inviare al RENTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti.
I formulari digitali, nello specifico, potranno essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili. Le modalità tecniche di compilazione, però, così come tutte le principali modalità operative del sistema – a partire da quelle relative alla trasmissione dei dati al RENTRi – saranno definite solo successivamente dal Ministero dell’Ambiente con uno o più decreti direttoriali.
Il periodo transitorio servirà, anche e soprattutto, a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia in forma diretta tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.
Per le imprese di maggiori dimensioni le tariffe di iscrizione vanno dai 100 euro per il contributo del primo anno ai 60 euro per gli anni successivi, mentre per le medie imprese si passa a 50 euro e poi a 30 euro, infine, per le piccole a 15 euro e poi 10 per gli anni successivi.
Vista la gradualità e le tempistiche di entrata in vigore del nuovo sistema includendo anche eventuali modifiche normative che potranno essere apportate nel futuro, sarà cura dell’Ufficio Ambiente aggiornare i diretti interessati con comunicazioni tempestive e aggiornate.
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