Confartigianato lancia l’allarme in edilizia: rincari e difficoltà di reperimento dei materiali

05/05/2021
Confartigianato lancia l’allarme in edilizia:
rincari e difficoltà di reperimento dei materiali costringono il settore alla crisi anche nella ripresa
post Covid grazie al Bonus 110%


Dall’inizio dell’anno le materie prime sono risultate sempre più difficili da reperire e con prezzi lievitati almeno del 40% con punte massime che raggiungono addirittura il 70%. A questo si aggiunge poi la difficoltà di approvvigionamento che genera non poche preoccupazioni nelle aziende messe nelle condizioni di non riuscire a portare fino in fondo le commesse acquisite da tempo e non senza fatica, grazie ai Bonus, oppure a vedersi costrette a non rispettare gli accordi e a dover modificare i preventivi.
A diffondere questi dati è l'ultimo report dell'ufficio studi di Confartigianato nazionale che ha definito "shock sulle commodities".
 
I forti rincari, spesso con una scomparsa del listino dei prezzi cui fare riferimento, uniti a tempi di consegna diventati insostenibili, costi di trasporto pure lievitati, riguardano acciaio, ferro, rame, plastica e persino il cartone, il legno per gli imballaggi, le vernici.
 
La preoccupazione è che sia il mercato cinese a comprare tutte le materie prime a prezzi alti creando una bolla finanziaria che alla fine avrà ricadute più pesanti della crisi Covid. Una nuova complicazione che non si riesce e comprendere quanto potrà durare proprio quando le misure introdotte dal Governo e dall’Europa facevano intravedere la luce in fondo al tunnel alle aziende del comparto.
 
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