Eurotubi, Borgocarbonara. Enel, 756 giorni lavorativi per connettere in rete impianto fotovoltaico. Confartigianato e Provincia trovano soluzione alternativa
“Il tempo massimo previsto per l’esecuzione degli stessi (lavori di connessione alle rete n.d.r.) nonché per la realizzazione della connessione a cura di e-distribuzione S.P.A. è di 756 giorni lavorativi […]”.
Questo il passaggio della lettera di ‘e-distribuzione’, società del gruppo Enel responsabile della gestione e manutenzione della rete di distribuzione di energia elettrica, che ha fatto tremare i polsi a Fabrizio Roveri, Ceo di Eurotubi azienda di Borgocarbonara leader nella produzione di tubi in acciaio di alta precisione.
Roveri, con un cospicuo investimento di oltre mezzo milione di euro, ha fatto realizzare sui capannoni della sua azienda un impianto fotovoltaico da cinquecento kilowatt di potenza. Tutta quella potenza Roveri la vuole utilizzare per soddisfare il fabbisogno della sua azienda, abbattere i costi energetici e contenere le emissioni inquinanti.
Insomma, un’azienda sana, operante sui mercati internazionali, che produce e crea lavoro in un territorio di confine, Borgocarbonara, e che investe nell’energia da fonti rinnovabili con attenzione all’ambiente e alla transizione energetica.
Questa bella storia di successo e visione imprenditoriale rischia di essere guastata dagli assurdi 756 giorni lavorativi che Enel, scrive nero su bianco, impiegherà per adattare le infrastrutture, ormai sature, della media tensione e poter dare il via libera ad attivare l’impianto e immettere in rete l’energia elettrica non consumata in loco.
Settecento giorni sono talmente tanti che Roveri non ci sta, non si arrende alla burocrazia e cerca supporto per trovare soluzioni alternative. Si mette in contatto con Lorenzo Capelli, Presidente di Confartigianato, il quale coinvolge il Presidente della Provincia Carlo Bottani. Tramite Capelli e Bottani, si riesce a sollecitare ‘e-distribuzione Lombardia’ e, fortunatamente, grazie alla collaborazione dei tecnici interpellati, si riesce a trovare una soluzione provvisoria all’assurda situazione.
Eurotubi potrà, fino a quando le infrastrutture non saranno adattate da Enel e Terna, mettere in funzione l’impianto fotovoltaico e utilizzare l’energia prodotta esclusivamente per l’autoconsumo dell’azienda, inibendo la messa in rete dell’energia prodotta in eccesso, in gergo tecnico ‘immissione zero’.
Lorenzo Capelli, Presidente di Confartigianato, commenta così la vicenda: “Mi fa piacere che sia stata trovata una soluzione ragionevole ad una situazione che stava diventando assurda e paradossale. Ringrazio il Presidente della Provincia per essersi subito attivato e per aver aiutato a risolvere il problema. Ringrazio ‘e-distribuzione’ che con grande spirito collaborativo si è subito messa a disposizione. Per fortuna è stato premiato, e non mortificato, il coraggio di investire di un imprenditore che porta valore al suo territorio e applica concretamente la transizione energetica. Ci tengo a sottolineare che questo tipo di soluzione temporanea può essere richiesta da tutti quelli che dovessero trovarsi in situazioni simili. I tecnici dell’Enel consigliano, per tutti i nuovi impianti di certe dimensioni, di predisporre già le apparecchiature atte a non immettere in modo diretto l’energia in rete, di modo che gli impianti possano essere messi in funzione, con una specifica richiesta formale, solo per l’autoconsumo, in attesa che le infrastrutture della media tensione vengano adeguate. Come Associazione di categoria siamo a disposizione per chi avesse bisogno di supporto in circostanze analoghe che stanno diventando sempre più frequenti.”
Questo il passaggio della lettera di ‘e-distribuzione’, società del gruppo Enel responsabile della gestione e manutenzione della rete di distribuzione di energia elettrica, che ha fatto tremare i polsi a Fabrizio Roveri, Ceo di Eurotubi azienda di Borgocarbonara leader nella produzione di tubi in acciaio di alta precisione.
Roveri, con un cospicuo investimento di oltre mezzo milione di euro, ha fatto realizzare sui capannoni della sua azienda un impianto fotovoltaico da cinquecento kilowatt di potenza. Tutta quella potenza Roveri la vuole utilizzare per soddisfare il fabbisogno della sua azienda, abbattere i costi energetici e contenere le emissioni inquinanti.
Insomma, un’azienda sana, operante sui mercati internazionali, che produce e crea lavoro in un territorio di confine, Borgocarbonara, e che investe nell’energia da fonti rinnovabili con attenzione all’ambiente e alla transizione energetica.
Questa bella storia di successo e visione imprenditoriale rischia di essere guastata dagli assurdi 756 giorni lavorativi che Enel, scrive nero su bianco, impiegherà per adattare le infrastrutture, ormai sature, della media tensione e poter dare il via libera ad attivare l’impianto e immettere in rete l’energia elettrica non consumata in loco.
Settecento giorni sono talmente tanti che Roveri non ci sta, non si arrende alla burocrazia e cerca supporto per trovare soluzioni alternative. Si mette in contatto con Lorenzo Capelli, Presidente di Confartigianato, il quale coinvolge il Presidente della Provincia Carlo Bottani. Tramite Capelli e Bottani, si riesce a sollecitare ‘e-distribuzione Lombardia’ e, fortunatamente, grazie alla collaborazione dei tecnici interpellati, si riesce a trovare una soluzione provvisoria all’assurda situazione.
Eurotubi potrà, fino a quando le infrastrutture non saranno adattate da Enel e Terna, mettere in funzione l’impianto fotovoltaico e utilizzare l’energia prodotta esclusivamente per l’autoconsumo dell’azienda, inibendo la messa in rete dell’energia prodotta in eccesso, in gergo tecnico ‘immissione zero’.
Lorenzo Capelli, Presidente di Confartigianato, commenta così la vicenda: “Mi fa piacere che sia stata trovata una soluzione ragionevole ad una situazione che stava diventando assurda e paradossale. Ringrazio il Presidente della Provincia per essersi subito attivato e per aver aiutato a risolvere il problema. Ringrazio ‘e-distribuzione’ che con grande spirito collaborativo si è subito messa a disposizione. Per fortuna è stato premiato, e non mortificato, il coraggio di investire di un imprenditore che porta valore al suo territorio e applica concretamente la transizione energetica. Ci tengo a sottolineare che questo tipo di soluzione temporanea può essere richiesta da tutti quelli che dovessero trovarsi in situazioni simili. I tecnici dell’Enel consigliano, per tutti i nuovi impianti di certe dimensioni, di predisporre già le apparecchiature atte a non immettere in modo diretto l’energia in rete, di modo che gli impianti possano essere messi in funzione, con una specifica richiesta formale, solo per l’autoconsumo, in attesa che le infrastrutture della media tensione vengano adeguate. Come Associazione di categoria siamo a disposizione per chi avesse bisogno di supporto in circostanze analoghe che stanno diventando sempre più frequenti.”